Gigli e Leoni

GeL 360° Map Share More Giunti di fronte alla chiesa di Santa Maria Maggiore trovate sull'angolo sinistro l'antica torre campanaria, oggi troncata. In alto, su ciascun lato, vedrete due finestre gemelle. Spostatevi su via de' Cerretani e cercate con lo sguardo in alto sul muro. Poco a sinistra tra le due finestre la Berta è lì che vi attende, affacciata ormai da secoli. All'epoca della costruzione della chiesa non era raro che le mura venissero impreziosite da resti di statue romane, ma quella figura così enigmatica non poteva che attirare non una ma ben due leggende. La prima vuole che il busto venisse dedicato dai contadini alla memoria della pia Berta. La donna avrebbe lasciato in dono alla chiesa la campana i cui rintocchi avvertivano ogni giorno chi lavorava nei campi dell'imminente chiusura delle porte della città. Per la seconda il busto sarebbe addirittura frutto di una maledizion

  Giunti di fronte alla chiesa di Santa Maria Maggiore trovate sull'angolo sinistro l'antica torre campanaria, oggi troncata. In alto, su ciascun lato, vedrete due finestre gemelle. Spostatevi su via de' Cerretani e cercate sul muro in alto, poco a sinistra delle finestre. La Berta è lì che vi attende, affacciata ormai da secoli. All'epoca della costruzione della chiesa non era raro che le mura venissero impreziosite da resti di statue romane, ma quella figura così enigmatica non poteva che attirare non una ma ben due leggende. La prima vuole che il busto venisse dedicato dai contadini alla memoria della pia Berta. La donna avrebbe lasciato in dono alla chiesa la campana i cui rintocchi avvertivano ogni giorno chi lavorava nei campi dell'imminente chiusura delle porte della città. Per la seconda il busto sarebbe addirittura frutto di una maledizione. E' il 16 settembre 1327 e Cecco d'Ascoli, scienziato ed umanista amico di Dante